lunedì 4 ottobre 2010

Sarà l'autunno, saranno alcune foto scovate in internet sta di fatto che ho un peso nel cuore.
Non riesco a rassegnarmi a questa narcosi dell'anima.Mi sembra che la nostra società sia fatta di individui che difficilmente riescono a sentirsi parte di un qualcosa più grande, è come se fossimo tutti mattoni di uno stesso edificio ma senza un cemento che ci unisca e che ci renda davvero consapevoli di essere,tutti assieme,qualcosa di grandioso.
Forse esiste davvero un Dio che ci significa che ci rende giustificabili o forse siamo solo la possibilità pazza di una scommessa genetica che per caso ha funzionato.
In giornate come questa mi sembra di percepire l'umanità come il cancro che ucciderà il nostro Pianetà che sta quasi in fase terminale.Le città come metastasi, gli individui come cellule maligne che anelano a trovare tessuto da colonizzare.
Chissà se avremo almeno, dico.... almeno, la capacità di elevarci da cancro a parassiti in grado di convivere con l 'organismo infettato o invece il nostro egoista istinto più forte di ogni logica interigenza avrà la meglio su questo Pianeta nel nome di un becero muoia Sansone con tutti i Filistei.

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