mercoledì 8 settembre 2010

Le due finestre

Era una bella giornata di inizio autunno, nemmeno una nuvola a macchiare la perfezione della volta celeste, la vecchia radio a valvole seminava armonicamente le sue note, dopo aver aperto la prima finestra Nonna Maria si fermò un istante a contemplare il limpido e compatto azzurro del cielo, l’aria fresca le accarezzò il viso facendola sentire viva, tra poco sarebbero arrivati i suoi nipotini! con un sorriso di soddisfazione andò ad aprire la seconda finestra, che stava dall'altra parte della piccola sala, un occhiata rapida alla vecchia pendola per rassicurarsi sull'ora e mentre l’odore del caffè che stava preparando le riempiva le narici, passò controllando con occhio attento che sulla tavola imbandita non mancasse nulla: la caraffa con il latte, il pane ancora caldo, il burro leggermente salato, il formaggio dolce, Il ciambellone all'arancio, i biscotti di Mais ,le fettine di salame tagliate sottili, e le marmellate che lei stessa aveva preparato alla fine dell'estate scorsa, tutta apprensiva e soddisfatta approvo quella vista e arrivata davanti alla seconda finestra cominciò a trafficare con la vecchia e logora maniglia pensando tra se e se che questa vecchia casa di legno avrebbe avuto veramente bisogno...urgente bisogno! di una bella ristrutturazione, le pareti erano ormai completamente screpolate e da ridipingere, il tetto faceva acqua in più punti e doveva essere completamente rifatto, per non parlare del vecchio pavimento in legno al quale si sarebbero dovute sostituire numerose tavole per poi scartavetrarlo e ridipingerlo, le finestre , le porte e tutte le ferramenterie erano da buttare per non parlare degli impianti elettrico e idraulico…

Purtroppo i soldi, come sempre e da sempre mancavano ma nonostante questi dettagli lei amava tantissimo la sua casa, ogni angolo ogni centimetro cosi come ogni crepa o difetto le ricordavano qualcosa di importante, molti ricordi belli ma ve ne erano anche di meno belli, insomma la sua casa era la memoria scolpita della sua vita. Li era andata a vivere appena sposata, li aveva partorito tutti i suoi cinque figli e sempre li, li aveva amati e cresciuti , tra quelle pareti aveva accudito il marito morente e sapeva che sarebbe stata li anche quando sarebbe giunto il momento di morire lei stessa . Nonna Maria aveva il terrore di morire sola in un letto di ospedale, il suo trapasso lo sognava sotto quel tetto sgangherato stesa nel suo letto con intorno tutte le persone care a farle compagnia.

Finalmente riuscì a vincere la sua piccola quotidiana battaglia con la maniglia e apri la seconda finestra, il viso le se illumino nel accarezzare con lo sguardo tutta soddisfatta la stupenda casa che le stava di fronte appena al di la della strada e della sua verde e piena di fiori siepe . Era una casa a due piani in stile coloniale piena di ricche decorazioni in gesso con i muri color celeste chiaro ed i dettagli di un bianco candido cosi come bianche erano le finestre, il giardino che la circondava era rigoglioso e ben curato, piante e fiori sembravano stati messe li dalla propria mano del Signore, notò con allegria l'incerto battere di ali di una farfalla che si stava per appoggiare su di un delicato fiore. Da sempre la vista di quella bella casa le aveva donato gioia e serenità e l'amava come fosse una parte integrante della sua stessa casa.

Nello stesso istante dall'altra parte della strada....

L'Iphone di ultimissima generazione adagiato nella docking station della B&W si accese all'ora esatta per la quale era stato impostato e la musica metallica cominciò a diffondersi nell' lussuoso ambiente circostante. Che giornata di merda penso tra se e se la Dottoressa Tiziana Luzzi , il tappezziere le aveva telefonato la sera prima avvisandola che avrebbe ritardato un po.

Tiziana non riusciva proprio ad essere soddisfatta delle nuove tende che aveva cambiato per la terza volta negli ultimi sette mesi e dire che le aveva pagate una fortuna, ma d'altronde dopo che aveva risolto comprare un nuovo salotto le tonalità delle tende sembravano non essere perfettamente in sintonia con i cuoi color panna dei suoi nuovi e costosissimi divani Inglesi.

Accese il televisore Led da 60 Pollici che si era fatta installare davanti al letto proprio dello stesso modello e nello stesso identico modo che aveva visto in una foto apparsa sul settimanale Panorama foto che mostrava la camera da letto di una famosissima star televisiva, pigramente comincio a recarsi verso il bagno della sua suite, la visone della stupenda Jacuzzi l annoiò e preferì entrare nella funzionale doccia che stava appena accanto a quella piccola e tecnologica piscina, azionò il miscelatore chiuse gli occhi e rimanendo quasi immobile lasciò che l'acqua alla giusta temperatura e pressione le percuotesse il viso e la cute.

Dopo pochi istanti avvolta in un morbido accappatoio bianco ed immacolato era di ritorno nella sua stanza da letto e si decise a premere l'interruttore che automaticamente apriva le cortine e tirava su le persiane.

Guardo di fuori con aria assonnata e non poté non notare per l'ennesima volta quella visione orribile della piccola catapecchia in legno che le disturbava la perfetta vista che si aveva dalla sua casa e con un sorrisetto sardonico stampato sul volto esclamò ad alta voce :”Ma perché mai sarà che i pezzenti non si collocano nei luoghi corretti invece di incrinare la religiosa perfezione della vita degli abbienti”. neanche a farlo apposta un moscone annunciato dal suo fastidioso ronzio cominciò a volarle intorno. Bestiaccia dannata!

Continua....


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