domenica 27 aprile 2008

"A forza di criticare il proprio tempo si finisce per non appartenergli"

Ennio Flaiano

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(Ennio Flaiano)

Ennio Flaiano (Pescara, 5 marzo 1910Roma, 20 novembre 1972) è stato uno scrittore, sceneggiatore e giornalista italiano.

Specializzato in apprezzati elzeviri, fu anche umorista, critico teatrale e cinematografico. Scrisse per Oggi, Il Mondo, Il Corriere della Sera e altre testate.


Biografia

Nato da Cetteo Flaiano il 5 marzo del 1910, Flaiano passa un'infanzia di viaggi e spostamenti continui: tra Pescara, Camerino, Senigallia, Fermo e Chieti, tra scuole e collegi. Tra il 1921 e il 1922 arriva a Roma dove termina gli studi e si iscrive ad architettura. Lo studio universitario non verrà portato a termine. All'inizio degli anni '30 conosce Mario Pannunzio e altre firme del giornalismo italiano, iniziando a collaborare per le riviste Oggi, Il Mondo, Quadrivio. Nel 1940 sposa Rosetta Rota, sorella del musicista Nino Rota. Nel 1942 nasce la figlia Lelè. All'età di otto mesi inizia a dare i primi segni di una gravissima forma di encefalopatia che le comprometterà tragicamente la vita. Splendide pagine su questo drammatico evento si trovano ne La Valigia delle Indie. Dal 1943 inizia a lavorare per il cinema con Fellini, Blasetti, Monicelli, Antonioni e molti altri. Al cinema lo leghera per sempre un rapporto di amore-odio. Nel 1947 vince il primo Premio Strega con Tempo di uccidere, appassionato romanzo sulla sua esperienza in Etiopia. Tra il 1947 e il 1971 scrive alcune tra le più belle sceneggiature del cinema del dopoguerra. Nel 1971 viene colpito d aun primo infarto. "Tutto dovrà cambiare", scrive tra i suoi appunti. Inizia a rimettere ordine tra le sue carte, per dare alle stampe una versione organica della sua instancabile vena creativa: appunti sparsi su fogli di ogni tipo vengono lentamente catalogati. Ma gran parte di questo corpus di scritti è destinato a essere pubblicato postumo. Il 5 novembre del 1972 inizia a pubblicare sul Corriere della Sera alcuni brani autobiografici. Il 20 novembre dello stesso anno, mentre è in clinica per alcuni semplici accertamenti, viene colpito da un secondo infarto. La figlia Lelè morirà a 40 anni, nel 1992. La moglie Rosetta si è spenta alla fine del 2003. La famiglia è riunita nel cimitero di Maccarese, vicino Roma.


Flaiano e Roma [modifica]

Targa posta presso l'abitazione di Ennio Flaiano a Via Montecristo (Roma - Montesacro)

Targa posta presso l'abitazione di Ennio Flaiano a Via Montecristo (Roma - Montesacro)


Il nome di Flaiano è legato indissolubilmente a Roma, città amata e odiata. Testimone delle evoluzioni e degli stravolgimenti urbanistici, dei vizi e delle virtù dei cittadini romani, Flaiano ha saputo vivere la Capitale in tutti i suoi aspetti, tra cantieri, locali della "Dolce Vita", strade trafficate. Ne La Solitudine del Satiro Flaiano ha lasciato numerosi passi riguardanti la sua Roma. In particolare va ricordato un lungo articolo (apparso su Il Mondo nel 1957) nel quale viene descritt ala nascita del quartiere Talenti, nella zona nord-est di Roma, segno della frenetica crescita urbanistica, che lentamente inghiottiva la campagna circostante. Nella zona limitrofa (il quartiere Montesacro), Ennio Flaiano visse dal 1952 e qui una targa commemorativa (posta dalla Compagnia Teatrale LABit) ricorda il suo passaggio. Sembra quasi confermare il difficile rapporto di Flaiano con Roma il fatto che la tomba dell'autore si trovi a Maccarese (Fregene), zona marittima alle porta della Capitale, dove Flaiano visse diversi anni.

Letteratura

Fine ed ironico moralista - ma anche acre e tragico al tempo stesso - produsse opere narrative e varie prose tutte percorse da un'originale vena satirica ed un vivo senso del grottesco, attraverso cui vengono stigmatizzati gli aspetti paradossali della realtà contemporanea. Introdusse nella lingua italiana la nota espressione "saltare sul carro del vincitore".

Primo vincitore del Premio Strega, nel 1947, con il suo più famoso scritto, Tempo di uccidere.

Monumento dedicato ad Ennio Flaiano all'ingresso del centro storico di Pescara
Monumento dedicato ad Ennio Flaiano all'ingresso del centro storico di Pescara

Romanzi e racconti [modifica]

Cinema [modifica]

Flaiano è stato sceneggiatore e soggettista di numerosissimi film tra i quali sono da ricordare Roma città libera (1948), Guardie e ladri (1951), La romana (1954), Peccato che sia una canaglia (1955), La notte (1961), Fantasmi a Roma (1961), La decima vittima (1965), La cagna (1972). Ha collaborato con Federico Fellini alla sceneggiatura od al soggetto dei film I vitelloni (1953), La strada (1954), Le notti di Cabiria (1957), La dolce vita (1960) ed 8 e ½ (1963).

Il Premio Flaiano

Alla sua memoria, nel 1974, è stato dedicato il Premio Flaiano, certamente il concorso più importante per soggettisti e sceneggiatori del cinema. La manifestazione si svolge ogni anno nella sua città natale, Pescara.


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