domenica 13 novembre 2011

Su questi ultimi giorni i miei pensieri confusi....

Non avendo ancora finito di digerire le terribili e tristi immagini della morte di Gheddafi ci siamo ritrovati schiaffeggiati da quelle delle inondazioni, dai grafici delle borse che crollano, dei conteggi dei voti in parlamento e da quelle delle dimissioni di Berlusconi.
Il mio confusissimo pensiero è che, sostanzialmente, per quelli che come me non possiedono assolutamente un cazzo, da una casa di proprietà ad una singola azione o a qualche euro in banca, con le dimissioni di Berlusconi  ed ognuna delle possibili conseguenze non cambi assolutamente nulla.
Il sor Silvio non mi è mai piaciuto e ne l'ho mai votato ma visti i suoi innegabili successi imprenditoriali ho sinceramente sperato che almeno facesse qualcosa di buono.
Senza mai averlo odiato, l'ho sempre visto come la logica espressione di quella bella fetta di italiani che amano il successo ed il denaro, anche se non è il loro, un italia populista ed egoista che va in chiesa e/o venera l 'immagine di Padre Pio ma che poi odia i Rom, che sventola i tricolori ma va a braccetto con la Lega, che applaudiva il Duce quando arringava le piazze ma che poi è sceso in quelle stesse piazze per appenderne il cadavere a testa in giu' ad un gancio da macellaio. Sarà forse per questo che ieri la cosa che più mi ha disturbato sono state le scene di tripudio da stadio davanti a parlamento e quirinale, becere manifestazioni di "linciaggio" cosi tipiche della specie umana, e per assurdo ho provato un istintiva simpatia per chi invece scendeva in piazza per difenderlo non rinnegandolo e cosi facendo almeno non rinnegandosi.
Odio invece questo mondo dominato dall'economia e dalla finanza, un mondo dove i più hanno tanto ma non se ne accorgono vivendo nel terrore di perderlo, dove chi ha poco o nulla commette l 'imperdonabile peccato di essere (per quanto ancora?) minoranza, e che quando esprime la propria rabbia, una rabbia figlia del disagio economico, culturale ed etico lo fa ciecamente perchè istintivamente avverte la propria totale impotenza di poter contare  o fare qualcosa, per poi inevitabilmente ritrovarsi additata, criticata e condannata da tutta l'opinine pubblico televisiva.
Cosi all'improvviso ci si accorge che molti di quelli che vanno allo stadio per fare "casino" sono gli stessi che scendono in piazza a scontrarsi con le forze dell'ordine e che "mio Dio!" hanno imparato a sopravvivere anche attraverso l' illegalita dello spaccio, dei piccoli furti e delle piccole rapine. Molti diranno che  non tutti sono  veri figli del disagio ma che tra questi ci sono anche tanti figli di borghesi, si è vero, ma ne sono sicuramente una minoranza, e poi anch'essi alla fine sono degli emarginati perchè risultato di un educazione priva di passioni nobili, senza ideali superiori e senza etica politica o religiosa.
Purtroppo finiscono per essere strumentalizzati da gran parte della stampa cosi da  poter sminuire le reali dimensioni di questa fetta della nostra società , fetta che  nel disagio reale se ne frega dello spread e del rating e che si sente emarginata, perseguitata e odiata e che sa amare solamente odiando e combattendo contro i mulini a vento ma che è capace di scendere nelle strade di Genova a spalare fango ed aiutare nei soccorsi, quei soccorsi che la stragrande maggioranza dei "ben pensanti" vede solo attraverso le immagini della televisione o dei monitor dei computer. Tutto questo mi fa essere pessimista ma non uccide la speranza che la parte migliore dell'animo umano alla fine prevalga su quella peggiore, tv permettendo.

2 commenti:

  1. Purtroppo le contraddizioni che evidenzi da un lato le ritengo figlie dell'esasperazione e dell'ignoranza e per altri versi dell'egoismo. Speriamo solo di imparare qualche cosa da questi tempi difficili, cosi da non rifare in futuro i medesimi errori.
    Albatros

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  2. Si Albatros,credo che siamo capaci di apprendere dai nostri errori l'unico limite come ben dici tu è l'egoismo umano che a volte sfocia nel masochismo.
    grazie per il commento

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