domenica 21 aprile 2013

Se fino a poche ore prima delle ultime elezioni, preso da amletici dubbi tra il “votare o non votare” alla fine decisi di esprimere la mia protesta, il mio dissenso ed il mio grandissimo schifo verso questo sistema politico optando per votare M5S.
Non ne potevo (e non ne posso) più di vedere una parte della popolazione affondare nella disperazione e nella mediocrità, mentre un altra, composta da caste di piccoli e grandi privilegiati continua/va impudicamente a disquisire e banchettare più o meno allegramente e consapevolmente sulla pelle dell'altra.
Politici, giornalisti, professionisti, professoroni, banchieri e figli di papà da una parte, e dipendenti, imprenditori, insegnanti, disoccupati, malati, precari e figli di povera gente dall'altra.
Pensavo che, anche senza nutrire nessuna speranza di poter vincere anche minimamente le elezioni, sarebbe stato un modo più efficacie e attivo della semplice e comoda astensione.
All'indomani delle elezioni risultati alla mano, rimasi un po spiazzato, non mi aspettavo di vedere il M5S prendere il 25% e quindi qualche pensiero più ottimista cominciava a farsi strada nella mia ormai rassegnata abitudine a stare sempre e comunque dalla parte degli sconfitti, quindi ausiliato e motivato anche dalle parole ascoltate in TV dette da Dario Fo, il sogno di poter vedere dopo decenni cambiare le cose , passando in un batter d'occhio, dal dover fare i conti con il compromesso del meno peggio, alla non più utopica possibilità di perseguire un sogno anche se forse..,molto forse, realizzabile esisteva! E vi debbo dire che sono stati attimi bellissimi che hanno riportato me indietro di più di trent'anni e credo altri di più di quaranta, ritornando alle emozioni sessantottine o addirittura quasi settanta e al dopoguerra.
Quello che è successo da quel giorno ad oggi lo sappiamo tutti, anche se alla luce di quello che ascolto e leggo oggi, sottolineare certe cose credo sia utile, comincerei col ricordare a tutti noi che parole forti, tipo golpe ( della magistratura e della possibile elezione di Prodi)) sono state dette anche dal Pdl, senza suscitare tanto scandalo e paure nei vari candidi e verginei commentatori politici e che l' eventuale rielezione di Napolitano era stata definita come :”una sconfitta delle istituzioni e ridicola” dallo stesso (quasi) nuovo Presidente della Repubblica. Continuerei affermando che il passo indietro fatto ieri sera da Grillo,dopo che sull'onda dell'emozione aveva invitato tutti a seguirlo a Roma davanti al Parlamento è stato un atto di saggezza e non di dabbenaggine come le solite anime candide e innocenti vogliono far passare, e che la critica alla rete di rendere popolare ed alla portata di tutti la consapevolezza politica è più o meno la stessa che si poteva fare in un ordine cronologico, prima alla stampa poi alla radio e infine alla televisione, in questa popolarizzazione e condivisione della coscienza politica che io ritengo un fatto positivo e non negativo anche se nuovo e ancora imprevedibile.
Ma insomma tutto questo per dire che dopo la rabbia e la delusione di ieri sera , stamattina facendo un bilancio mi ritengo invece soddisfatto del mio voto. Senza il M5S, che io ritengo votato da tutti i ceti sociali e parti politiche, ma in modo particolare da delusi di sinistra e irriducibili sognatori, il Pd avrebbe vinto e avrebbe fatto quello che aveva annunciato, ossia, proposto “saggi” ed inevitabili sacrifici agli italiani, avrebbe eletto la Finocchiaro a capo del Senato, Letta a capo della Camera, e alla presidenza della Repubblica? Forse allora si Rodotà! Perchè questa è la concezione della politica che questi signori hanno, ma molto più probabilmente qualche figura gradita anche al Pdl, e mi sovvien baffetto, e nulla sarebbe cambiato. Invece grazie e attraverso l'affermazione del M5S, il PD finalmente si è reso finalmente conto di essere il parto schizzofrenico della politica malata italiana, l'ostinazione, in nome di un nemico comune, a voler rendere conciliabile l'inconciliabile, e adesso sarà costretto a fare i conti con se stesso. Ma la cosa davvero incredibile è il cambiamento, se non nella sostanza, ma nei modi e nei proclami del Pdl, diventato all'improvviso mite, giudizioso, bonario, arrivando attraverso i suoi deputati a pronunciare frasi, fino a qualche mese addirittura fantascientifiche dette da loro, frasi come reddito di cittadinanza! Fine dei privilegi!
Non mi illudo che ai proclami seguiranno fatti, soprattutto visti i precedenti di spergiuro reiterato del loro leader, il grande statista! E oramai grazie alla chirurgia plastica sosia di Mao, Silvio Berlusconi I.
Ma sono,oggi più che mai, strasicuro che tantissimo è cambiato e questo è stato possibile grazie all'affermazione forte e imprevista del M5S, affermazione alla quale ho contribuito con il mio voto.

1 commento:

  1. Io non ho votato M5S , ho optato per un atteggiamento più prudenete. Non che non condivida le motivazioni che stanno alla base del movimento, anche io sono stanco e stufo di questa politica fatta da mestieranti, faccendieri e anche da delinquenti ecc... ma gli estremismi, il rifiuto categorico ad ogni dialogo, le espulsione dal movimento, il percepire che si facesse di tutta un erba un fascio, non mi ha convinto. Ho preferito che ci fosse un giro di rodaggio, vedere cosa sapevano esprimere sul campo. E cosi non ho gettato il cuore oltre l'ostacolo, sapevo ciò che lasciavo non mi era chiaro cosa trovavo. Nei giorni seguenti alle elezioni ho solo potuto constatare quanto il successo del movimento desse fastidio, quanto accuratamente le loro proposte fuori dal coro, venissero scartate e quanto l'informazione fosse parziale: anche solo nella scelta delle parole usate per dare una notizia.
    Ora che molto probabilmente i vecchi partiti troveranno un accordo, certamente non duraturo, vedrò come l'M5S si porrà. Certamente è un bene che sia nato.

    Albatros

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