lunedì 28 gennaio 2013



A causa dell' indignazione causata nell' opinione pubblica dalle affermazioni di Berlusconi su Mussolini : “Quella delle leggi razziali fu la peggiore colpa di un leader che per tanti altri versi aveva fatto bene” rilasciate proprio il 27 gennaio (difficile scegliere posto e momento peggiori), durante le celebrazioni del Giorno della Memoria, mi sono ricordato di una geniale campagna pubblicitaria per il centenario della Folha di Sao Paulo ( uno dei più importanti quotidiani Brasiliani). La pubblicità inizia mostrando un macro con alcuni dei punti che compongono una foto, cosi da vicino da non rendere riconoscibile il soggetto raffigurato nella stessa, il narratore comincia a dare dati sul soggetto della foto, col fluire dei dati l'immagine si allontana pian piano dal soggetto, fino a renderlo identificabile. All'inizio sono dati entusiasmanti, sia sui gusti personali del soggetto diventato capo del governo, artista, amante della musica e degli animali, sia dei suoi successi in campo economico, boom della produzione industriale, crollo della disoccupazione, dell'inflazione, aumento dell orgoglio nazionale e abbassamento dell'inflazione. Ad un certo punto appare la foto con il suo protagonista nella sua interezza. La pubblicità finisce dicendo che si  può affermare un enorme bugia dicendo solo tante verità e che bisogna sempre vedere chi è che ci da le notizie, prima di crederci ad occhi chiusi. 


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