lunedì 5 dicembre 2011

NON COMPRIAMO PRODOTTI SPORCHI DI SANGUE.....

Diesel, Dolce & Gabbana e xxxxx sono firme notissime della moda italiana nel mondo. Sono anche fra le imprese che rifiutano di aprire un confronto con la Campagna Abiti Puliti per porre fine alla sabbiatura dei jeans all’interno della loro catena di fornitura. La pericolosa tecnica sta mettendo a repentaglio la vita dei lavoratori nei paesi di produzione, dove migliaia di vite sono a rischio.
Killer Jeans
La Clean Clothes Campaign ha lanciato un appello ai produttori di jeans e ai governi per fermare la sabbiatura del denim. La sabbiatura (sandblasting) può causare una forma acuta di silicosi, malattia polmonare mortale. La tecnica sta mettendo in grave pericolo la vita di migliaia di lavoratori. È spesso eseguita in piccoli laboratori dell’economia sommersa nei paesi produttori di jeans come il Bangladesh, l’Egitto, la Cina, la Turchia, il Brasile e il Messico dove quasi tutti i jeans venduti in Europa sono prodotti. Nella sola Turchia, sono stati documentati 46 casi di decessi di sabbiatori a causa della silicosi.
Si tratta probabilmente solo la punta dell’iceberg.
Firma l’appello. Puoi fare la differenza!
In altri paesi non esistono statistiche disponibili ma il numero di vittime e potenziali vittime future è stimato essere molto elevato. La Clean Clothes Campaign (CCC), in collaborazione con il Comitato di Solidarietà dei Lavoratori della Sabbiatura in Turchia (Solidarity Committee of Sandblasting Labourers), chiede ai produttori di jeans di garantire che la sabbiatura sia eliminata dalla filiera produttiva. Un certo numero di aziende del settore moda e della distribuzione hanno già vietato la vendita di jeans sandblasted o hanno annunciato pubblicamente che li avrebbero eliminati gradualmente nei prossimi mesi. Tra questi Lévi-Strauss & Co. e Hennes & Mauritz (H & M).
La CCC invita i governi dei paesi produttori di jeans a mettere fuori legge la sabbiatura del denim, ad assicurare l’applicazione delle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro e a garantire pensioni di invalidità ai sabbiatori che hanno contratto la silicosi. Anche i consumatori nei paesi importatori possono dare un contributo concreto assicurandosi che i jeans che acquistano non sono stati trattati con questo processo potenzialmente mortale.
I consumatori possono anche firmare un appello sul sito internazionale della CCC per sostenere le richieste della Campagna verso l’industria dei jeans e i governi.
Da gennaio 2011 la CCC avvierà un’azione di pressione diretta alle aziende di jeans che rifiuteranno di bandire la tecnica della sabbiatura dalla produzione alla quale tutti i consumatori partecipare attivamente.
Le organizzazioni possono aderire inviando una email a deb(at)lillinet.org.
Scarica la scheda di approfondimento sulla sabbiatura (sandblasting)
Scarica il report “Vittime della moda” (versione italiana)
Marchi importanti come Levi’s, H&M e C&A hanno già eliminato la sabbiatura dalle loro collezioni. GUCCI ha intrapreso una seria politica di sospensione aperta al confronto con tutte le parti sociali. E’ tempo di fare sentire la voce dei consumatori a tutte le altre imprese del settore perchè si assumano le proprie responsabilità
Anche tu puoi fare la tua parte per sostenere la campagna internazionale per l’abolizione dei jeans sabbiati. Un trattamento così pericoloso per la salute dei lavoratori che ha spinto migliaia fra attivisti, medici, sindacalisti e organizzazioni per i diritti umani a chiederne l’immediata abolizione.
smiley Jeans brands that publicly banned sandblasting Armani
Benetton
Bestseller (Jack&Jones, Mama-Licious, Name it, Object, Collectors Item, Only, Outfitters Nation, Pieces, Selected, Vero Moda)Burberry
C&A
Carrera Jeans
Charles Vögele
Esprit
Gucci
H&M
Levi-Strauss & Co. (Levi's, Dockers, Signature, Denizen)
New Yorker
Mango
Metro

New Look
Pepe Jeans
ReplayThe Just Group (Australia)
Versace
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Jeans brands that claim sandblasting doesn't take place in their supply chains, but haven't issued a public ban on the practice
Adolfo Dominquez
IC Companies
(Peak Performance, Tiger of Sweden, InWear, Jackpot, Cottonfield, Matinique, Part Two, By Malene Birger, Saint Tropez, Soaked in Luxury, Designers Remix, COMPANYS, Picturebank)
Holy Fashion Group (Strellson, Joop!, Tommy Hilfiger, Tailored, Windsor)

Prada
Roberto Cavalli
Street One
VF Corporation (Lee, Wrangler)

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Jeans brands that claim they will soon stop ordering for sandblasted jeans, but haven't publicly banned it yet.
Diesel
Inditex
(Zara, Bershka, Massimo Dutti, Pull & Bear)
Orsay
Primark
S.Oliver

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Jeans brands that refuse to ban sandblasting or failed to provide inormation on their sandblasting policies.
Dolce & Gabbana

2 commenti:

  1. Utile anche ricordare i prodotti cinesi. Comprandoli finanziamo lavori forzati, tortura e violazioni dei diritti umani che accadono ogni giorno!

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  2. Aimè non conosco bene quale sia la realtà delle industrie cinesi e della situazione reale dei lavoratori. Se hai qualche dato e fonte da condividere fallo ne sarò felice.
    ciao
    guido

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