sabato 3 gennaio 2009

Il Go

Questa l ho rubata sul sito di un mio grande cyber amico.
Giuseppe De Buoi

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Il Go è Armonia, Equilibrio, Elasticità, Intuizione, Bellezza, Coraggio, Modestia, Pazienza, Perseveranza, Volontà.

 

Praticato correttamente il Go è uno strumento di conoscenza e miglioramento personale, nutrimento per l’anima.

 

Nella tradizione orientale la Via, il Tao, è rappresentato da un ideogramma in cui una capra percorre un sentiero accidentato.

 

Lo strumento della pratica è la respirazione.

  

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Ho cominciato a giocare a Go a 50 anni per festeggiare l’arrivo del nuovo millennio, mi sembrava una occasione propizia …

Per mia fortuna c’era in Italia Shigeno Yuki, che ha avuto la pazienza di mostrarmi delle chiavi di lettura adatte alla mia età e ai miei precedenti di studioso di Alchimia del Soffio taoista. Senza questa introduzione della Maestra Shigeno non avrei potuto proprio avvicinarmi al Go così come era giocato nel 2000 a Milano. Ma ho avuto fortuna e sono comunque riuscito a sgusciare dentro questo meraviglioso gioco per una porticina laterale e a godermi qualche momento incantevole.

 

Partite estive al limitare del bosco.

Partite invernali col tè fumante.

Partite primaverili alla luce rosa dei ciliegi.

Partite autunnali impregnate dell’odore di resina.

La sensazione di avere la mano risucchiata dal goban.

La rivelazione improvvisa di un disegno misterioso.

La meraviglia di un nodo che si scioglie.

L’angoscia di fronte all’agonia.

L’emozione di una danza di corteggiamento.

Il pathos di un combattimento mortale.

La serenità di un fiore che sboccia.

Il turbamento di un pensiero rubato.

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