A
causa dell' indignazione causata nell' opinione pubblica dalle
affermazioni di Berlusconi su Mussolini : “Quella delle leggi razziali fu la peggiore colpa di un leader che per tanti altri versi aveva fatto bene” rilasciate proprio il 27 gennaio (difficile
scegliere posto e momento peggiori), durante le celebrazioni del Giorno della Memoria, mi
sono ricordato di una geniale campagna pubblicitaria per il
centenario della Folha di Sao Paulo (
uno
dei più importanti quotidiani Brasiliani).
La pubblicità inizia mostrando un macro con alcuni dei punti che
compongono una foto, cosi da vicino da non rendere riconoscibile il
soggetto raffigurato nella stessa, il narratore comincia a dare dati
sul soggetto della foto, col fluire dei dati l'immagine si allontana
pian piano dal soggetto, fino a renderlo identificabile. All'inizio
sono dati entusiasmanti, sia sui gusti personali del soggetto
diventato
capo del governo,
artista, amante della musica e degli animali, sia dei suoi successi
in campo economico, boom della produzione industriale, crollo della
disoccupazione, dell'inflazione, aumento dell orgoglio nazionale e
abbassamento dell'inflazione. Ad un certo punto appare la foto con il
suo protagonista nella sua interezza. La pubblicità finisce dicendo
che si può affermare un enorme bugia dicendo solo tante verità
e che bisogna sempre vedere chi è che ci da le notizie, prima di
crederci ad occhi chiusi.
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