Enzo Baldoni (Città di Castello, 8 ottobre 1948 – Iraq, 26 agosto 2004)
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Vorrei che tutti fossero vestiti con abiti allegri e colorati. Vorrei
che, per non più di trenta minuti complessivi, mia moglie, i miei figli,
i miei fratelli e miei amici più stretti tracciassero un breve ritratto
del caro estinto, coi mezzi che credono: lettera, ricordo, audiovisivo,
canzone, poesia, satira, epigramma, haiku. Ci saranno alcune parole
tabù che assolutamente non dovranno essere pronunciate:
dolore, perdita, vuoto incolmabile, padre affettuoso, sposo esemplare,
valle di lacrime, non lo dimenticheremo mai, inconsolabile, il mondo è
un po’ più freddo, sono sempre i migliori che se ne vanno e poi tutti
gli eufemismi come si è spento, è scomparso, ci ha lasciati. Il ritratto
migliore sarà quello che strapperà più risate fra il pubblico. Quindi
dateci dentro e non risparmiatemi. Tanto non avrete mai veramente idea
di tutto quello che ho combinato.
Poi una tenda si scosterà e
apparirà un buffet con vino, panini e paninetti, tartine, dolci, pasta
al forno, risotti, birra, salsicce e tutto quel che volete. Vorrei
l’orchestra degli Unza, gli zingari di Milano, che cominci a suonare
musiche allegre, violini e sax e fisarmoniche. Non mi dispiacerebbe se
la gente si mettesse a ballare. Voglio che ognuno versi una goccia di
vino sulla bara, checcazzo, mica tutto a voi, in fondo sono io che pago,
datene un po’ anche a me. Voglio che si rida – avete notato? Ai
funerali si finisce sempre per ridere: è naturale, la vita prende il
sopravvento sulla morte – . E si fumi tranquillamente tutto ciò che si
vuole. Non mi dispiacerebbe se nascessero nuovi amori. Una sveltina su
un soppalco defilato non la considerei un’offesa alla morte, bensì
un’offerta alla vita.
Verso le otto o le nove, senza tante
cerimonie, la mia bara venga portata via in punta di piedi e avviata al
crematorio, mentre la musica e la festa continueranno fino a notte
inoltrata. Le mie ceneri in mare, direi. Ma fate voi, cazzo mi frega.
Basta che non facciate come nel Grande Lebowski. »
Enzo Baldoni (Città di Castello, 8 ottobre 1948 – Iraq, 26 agosto 2004)
Qlxchange
RispondiEliminaHa detto interessante
The Golden Path
RispondiEliminaha detto: Bell'articolo