domenica 14 settembre 2014

LE DUE FINESTRE


Che giornata di merda pensò tra se e se la Dott,ssa Maria , lei cosi maniaca dell'ordine e della puntualità. Il solo fatto che il tappezziere le avesse telefonato avvisandola che avrebbe ritardato un pò le aumentava il malumore. Non riusciva proprio ad essere soddisfatta delle tende che aveva cambiato per la terza volta negli ultimi sette mesi e dire che le aveva pagate una fortuna, ma d'altronde dopo che aveva deciso di cambiare i divani e comprare un nuovo salotto, la tonalità delle tende sembrava non fossero perfettamente in sintonia con i cuoi color panna dei costosissimi divani italiani.
Accese il televisore al Led da 60 Pollici che si era fatta installare davanti al letto e pigramente comincio a recarsi verso il bagno della sua suite, la visone della stupenda Jacuzzi l'annoiò e preferì entrare nella rapida e funzionale doccia che stava accanto alla piccola e tecnologica piscina.
Dopo pochi istanti era di ritorno nella sua stanza da letto, con eleganza si arrotolò un asciugamano in testa, indossò la vestaglia di seta e con una punta di soddisfazione spinse l' interruttore che automaticamente apriva le cortine e tirava su le persiane, scese in cucina e cominciò a scegliere la colazione, yogurt e cereali. Si sentiva sola, il marito era uscito per andare a giocare a golf e dei figli non aveva notizie da più di due settimane, poi da quando le nuore avevano litigato tra loro, e loro con lei, era un impresa trovare un occasione per incontrare i nipoti.
Si sedette sullo sgabello e cominciò a guardare fuori con aria assonnata e non poté fare a meno di notare per l'ennesima volta quella visione orribile, quella piccola catapecchia in legno che si ostinava a rovinare la perfetta vista che godeva dalla sua casa. Doveva essere terribile vivere in una casa del genere, piena di tarli, umidità e chissà quale altra scomodità.



Senza una sola nuvola nel cielo, era una giornata perfetta per ricevere la visita di figli e nipoti. Aprendo la  finestra Donna Maria, felice come sempre, ne osservò soddisfatta il perfetto azzurro, l’aria fresca le accarezzò il viso facendola sentire viva e forte, con un sorriso di soddisfazione andò ad aprire la seconda finestra, nel tragitto accese la vecchia radio di legno che le faceva compagnia. L’odore del caffè che si stava preparando le riempi le narici, passò controllando con occhio attento che sulla tavola imbandita non mancasse nulla, il pane appena sfornato, il burro leggermente salato, il solito formaggio dolce, il ciambellone  all'arancia, i biscotti di araruta, le fettine di salame tagliate sottili e le marmellate che lei stessa aveva preparato.  Tutta apprensiva e soddisfatta approvò quella vista e arrivata alla seconda finestra cominciò a  trafficare con la vecchia e logora maniglia, pensando tra se e se : "Questa vecchia casa avrebbe proprio bisogno di una bella sistemata"  Le pareti ormai tutte screpolate e da ridipingere, il tetto che faceva acqua doveva essere completamente rifatto, al vecchio pavimento si sarebbero perlomeno  dovuto sostituire numerose tavole per poi scartavetrarlo e ridipingerlo, le finestre , le porte e tutte le ferramenta erano completamente da buttare  per non parlare degli impianti elettrico ed idraulico…
Purtroppo i soldi come sempre e da sempre mancavano ma nonostante tutte queste cose lei amava tantissimo la sua casa, ogni angolo ogni centimetro di quella casa le ricordavano qualcosa di bello e piacevole.
Finalmente riuscì a vincere la sua piccola quotidiana battaglia con la maniglia e la seconda finestra si spalancò, Si fermò un istante, come sempre amava fare,  ad accarezzare con lo sguardo la stupenda casa che le stava di fronte, là oltre il suo piccolo giardino, oltre la sua verde e fiorita siepe, appena al di là della strada. Quanto le piaceva guardare quella casa, cosi' bella e perfetta, l'immagine della felicità.