martedì 27 settembre 2011

dal libro "Walden ovvero vita nei boschi" di Henry David Thoreau

La natura era qualcosa di selvaggio e terribile benché bellissimo. Guardavo con soggezione la terra che calpestavo per vedere cosa avessero compiuto le Forze - la forma, il modo, il materiale della loro opera. Questa era la terra di cui sentiamo parlare, creata dal caos nella notte dei tempi. Qui non c'erano giardini ma il globo incontaminato. Niente prati né pascoli né coltivazioni né boschi né terre arabili né incolte né desolate. Era la superficie fresca e naturale del pianeta Terra, com'era stata creata per I secoli dei secoli - come dimora dell'uomo, diciamo noi-, così la Natura l'ha fatta e che l'uomo la usi se può.....

mercoledì 21 settembre 2011

Walden: Non l'amore, non i soldi, non la fede, non la fama, non la giustizia... datemi solo la Verità.

Il mio canto libero di Lucio Battisti (di Mogol - Lucio Battisti)

In un mondo che
non ci vuole piu'
il mio canto libero
sei tu
e l'immensita'
si apre intorno a noi
al di la del limite
degli occhi tuoi
nasce il sentimento
nasce in mezzo al pianto
e s'innalza altissimo
e va
e vola sulle accuse della gente
a tutti i suoi retaggi indifferente
sorretto da un'anelito d'amore
di vero amore
in un mondo che
prigioniero e'
respiriamo liberi
io e te
e la verita'
si offre nuda a noi
e limpida e' l'immagine
ormai
nuove sensazioni
giovani emozioni
si esprimono purissime
in noi
la veste dei fantasmi del passato
cadendo lascia il quadro immacolato
e s'alza un vento tiepido d'amore
di vero amore e riscopro te
dolce compagna che
non sai domandare ma sai
che ovunque andrai
al fianco tuo mi avrai
se tu lo vuoi

in un mondo che
prigioniero e'
respiriamo liberi
io e te
e la verita'
si offre nuda a noi
e limpida e' l'immagine
ormai
nuove sensazioni
giovani emozioni
si esprimono purissime
in noi
la veste dei fantasmi del passato
cadendo lascia il quadro immacolato
e s'alza un vento tiepido d'amore
di vero amore e riscopro te

sabato 10 settembre 2011

Quando ci si affanna a cercare apposta l’occasione pur di infilare la fede nei discorsi, si mostra d’averne poca, di pensare che la fede sia qualcosa di artificiale aggiunto alla vita e non invece ‹modo› di vivere e di pensare.
Da Lettere di don Lorenzo Milani priore di Barbiana